#SVEGLIATITALIA:Top 10 dei film LGBTQ da vedere
Da un po’ di giorni il gatto del Salotto della Resilienza, al secolo Gatto, è agitato: gira per le stanze con il pelo ritto, minaccia di graffiare tutto quello che gli capita sotto tiro e osserva con malcelato sospetto gli esseri umani che gli stanno intorno. Il motivo? Ancora una volta l’Italia ha deciso che esistono cittadini di serie A e cittadini di serie B, rimandando ulteriormente l’approvazione di una legge ormai leggendaria (più per le distorsioni che se ne fanno, che per i contenuti veri e propri): stiamo parlando del famigerato ddl Cirinnà.
Gatto non riesce proprio a credere alle proprie orecchie: per quale ragione bisogna trasformare in un parto travagliato quella che è una legge giusta? Forse in modo che coloro che non sono del tutto convinti della sua giustezza possano annoiarsi e iniziare a rimbrottare “Basta con questi gay! I veri problemi dell’Italia sono altri!”?
“Non sono minimamente d’accordo” miagola Gatto mentre osserva dalla sua balaustra le strade piene di esseri a due zampe che al momento non riesce proprio a comprendere “un Paese che non da uguali diritti ai propri cittadini, è un Paese che non saprà mai davvero risolvere i suoi problemi perché ci saranno sempre degli animali più uguali degli altri che mangeranno sulla testa di quelli meno uguali. Avete presente quello che successe nella Fattoria degli Animali?”
Il nostro amico felino non si da pace, com’è possibile che gli Italiani siano così ciechi? Forse dipende dall’ignoranza, forse dipende dal fatto che per molte persone i gay sono degli esseri mitologici e che forse è più comodo per tutti non provare nemmeno a conoscere cosa significhi effettivamente essere LGBTQ (tra l’altro Gatto è consapevole che questa targa della macchina -L G B T Q- smetterà di essere usata quando finalmente non ci saranno più discriminazioni e si parlerà di esseri umani… targa della macchina o anche lingua spaziale!).
Così Gatto ha iniziato rimuginare dalla sua poltrona e ha deciso che i comizi li lascia a chi di dovere, che non intende stare qui a discutere il pelo e il contropelo di un ddl che a suo parere ci farebbe solo uscire dal Medioevo ma che dalla sua postazione Salottiera può dare qualche suggerimento for Dummies per iniziare a conoscere un po’ di più queste creature leggendarie. No, non intende lanciare gli omofobi in qualche tipo di approccio diretto con la popolazione LGBTQ: per fare questo basta scendere per strada ed è fatta, sono tra di noi e non si distinguono da noi perché hanno una malformazione o un arcobaleno tatuato sul braccio al posto della stella di David! Forse perfino il vostro portiere ne fa parte! O il tipo che vi sta seduto accanto in metro mentre state leggendo questo articolo!
Torniamo al nostro amico a quattro zampe, il quale ha semplicemente pensato che potrebbe essere carino per quelli che sono totalmente a digiuno di cultura LGBTQ di farne un’assaggio cinematografico, non costa niente e dalla creatività si può sempre imparare qualcosa. Si potrebbe, per esempio, scoprire che i film confinati nella sezione “a tematica omosessuale” non parlano solo di gay ma sono gran bei film, le cui sceneggiature presentano questioni di tipo universale.
Ecco perché oggi vi proponiamo una selezione miagolante di film LGBTQ da vedere per avvicinarsi giusto un po’ di più alla realtà omosessuale e iniziare a riflettere in maniera aperta sull’argomento.
Milk
Iniziamo con un filmone! La regia è di Gus Van Sant, l’attore protagonista è Sean Penn (che ha vinto pure l’Oscar per la sua interpretazione) e si parla della vita di Harvey Milk, famoso per le sue lotte per i diritti dei gay e primo gay dichiarato ad essere eletto ad una carica politica negli Stati Uniti. La cosa che ci dovrebbe far riflettere è che l’epoca dei fatti narrati sono gli anni 70! E in Italia si è arrivati al 2016!
I ragazzi stanno bene
A quelli che si preoccupano di Stepchild adoption (e magari riescono anche a pronunciarla) questo film da una pista, non solo abbiamo superato il problema ma qui si riflette su come affrontare la crisi di una relazione duratura. Il focus del racconto non è l’omosessualità ma le difficoltà che si incontrano nella vita familiare e del duro lavoro che una coppia deve affrontare nel costruire una relazione solida. Poi ci sono Annette Bening, Julianne Moore e Mark Ruffalo come protagonisti: scusate se è poco!
Gonne al bivio (alias “But I am a Cheerleader”)
Commedia dedicata a tutti quelli che credono che l’omosessualità sia una malattia e che si può tornare indietro: questo film vi dimostrerà che quando ci si prova i risultati sono quanto meno grotteschi! Natasha Lyonne interpreta una tipica ragazza americana: è fidanzata e fa la cheerleader. Ma ha un grave problema: non le piace baciare il suo fidanzato, è vegetariana e nel suo armadietto c’è solo la foto di una ragazza. Così i suoi genitori ed i suoi amici decidono di mandarla in rehab perché suppongono che sia omosessuale. Il resto lo scoprirete vedendolo: come in tutte le vere commedie si ride un sacco e ci sono un sacco di stereotipi, ma proprio per questo si comprende come tutte le terapie riparative siano a loro volta basate su cliché e dunque destinate a fallire.
Transamerica
Se in Italia ci sono difficoltà ad approvare i diritti dei gay, figuriamoci come stiamo messi per quelli dei Trans: su di loro ci sono pregiudizi atavici che sono difficili da eliminare (tipo la simpatica equazione transessuale= prostituta). Ecco perché, in attesa di vedere come sono The Danish girl e About Ray, vi proponiamo la visione di questo film: vi mostrerà come i trans siano esseri umani esattamente come voi. E poi Felicity Huffman (sì, proprio quella di Desperate Housewife!) ci regala un’interpretazione magistrale!
Carol
Forse Gatto è di parte perché adora Cate Blanchett, ma non poteva non inserire questo meraviglioso film tra quelli da vedere per avere uno spaccato sui sentimenti e sulle contraddizioni che vive sulla propria pelle un omosessuale. Al di là della regia strepitosa di Todd Haynes che ci immerge, in tutto e per tutto, in una pellicola anni ’50, la tensione sottile tra le due protagoniste, fatta di non detti e molti sguardi, merita sicuramente la visione. E se permettete a Gatto un’ulteriore consiglio, vedetelo in originale perché Cate e Rooney Mara fanno davvero un lavoro strepitoso e il doppiaggio non rende loro giustizia.
Pride
Questo film è un piccolo gioiello: non solo per gli attori o perché è un bellissimo esempio di come gli inglesi sappiano realizzare film a tematica sociale senza risultare pesanti, ma perché ci racconta di come gli omosessuali non siano una categoria a se stante ma che di come siano vittime dello stesso sistema che vessa i più deboli in favore dei più forti. Tratto da una storia vera, narra di come un collettivo LGBT decide di sostenere il lungo sciopero dei minatori vessati dalle scelte politiche della premier Margaret Thatcher. Già solo l’idea di vedere due categorie, apparentemente così distanti tra di loro, come Omosessuali e Minatori messe accanto, dovrebbero farvi venire la voglia di vederlo!
Dallas Buyers Club
È il 1985 e siamo in Texas, Ron Woodroof è un rude texano, un vero macho appassionato di rodeo, droghe e sesso. Ron non è gay, anzi è omofobo. E così quando risulta positivo all’HIV, non accetta la diagnosi collegando la malattia solo all’ambiente omosessuale. Anche gli amici che frequenta e i colleghi di lavoro collegano l’ AIDS all’omosessualità così Ron sperimenta sulla sua pelle la discriminazione. Il film racconta la lotta di un uomo contro la propria malattia ma soprattutto la lotta di un uomo contro i propri pregiudizi e le proprie fobie aprendosi ad una realtà da prima ignorata.
Fucking Åmål – Il coraggio di amare
Gatto ha deciso di inserire questo film svedese poco conosciuto dal pubblico italiano, perché lo considera un esempio tenerissimo di come la scoperta della propria sessualità sia un percorso che porta alla scoperta di se stessi. Forse un po’ datato se visto con occhi disincantati, ma senz’altro si tratta di un film sincero e bello che dipinge un amore tra adolescenti con tenerezza, rispetto, sensibilità e pudore.
The Imitation Game
« A volte sono le persone che nessuno immagina possano fare certe cose, quelle che fanno cose che nessuno può immaginare. » (Alan Turing)
Alan Turing, matematico e crittografo inglese, considerato il padre dei moderni computer, mette il suo genio al servizio della Gran Bretagna per codificare il codice segreto utilizzato dai tedeschi durante la seconda Guerra Mondiale. La missione segreta Enigma sarà una missione fondamentale per la risoluzione del conflitto mondiale. Potrà un indagine sulla sua presunta omosessualità spazzare via un così importante servizio reso alla patria e all’Europa? Può l’oriementamento sessuale cancellare il genio di un uomo dalle pagine della Storia?
A Single Man
Per concludere vi lasciamo con un film dall’eleganza straziante. Primo lungometraggio dello stilista Tom Ford, A Single Man è un racconto fatto di oggetti, colori, spazi e suoni dove l’immensità dei ricordi e dell’amore (perduto) prendono corpo nell’interpretazione di Colin Firth, un uomo solo che non rifiuta mai la gioia e neppure la sofferenza. Da vedere per riflettere come la profondità di un sentimento la si può vedere dall’assenza.
Fuori top: Fratellanza- Brotherhood
Il Gatto ha dovuto fare un’attenta selezione e molti film meritevoli sono rimasti fuori dalla selezione. Tra questi tuttavia ha scelto di citare fuori dalla top ten Brotherhood, film di un regista italo-danese. Il ventiduenne Lars, rifiutato dall’esercito perchè accusato di aver tentato degli approcci con i commilitoni, si ritrova a frequentare un gruppo neonazista e stringere amicizia con uno dei veterani. La dinamica del branco inizierà ad inglobarlo e i problemi sorgeranno nel momento in cui i sentimenti dei due uomini si scontreranno con gli ideali del gruppo. Cosa sceglieranno? Il gruppo e le sue ideologie o i loro sentimenti?
Gatto
(e gli Esseri Umani che hanno digitato)