Madri
E l’importanza dell’empatia nell’arte!
Puccini ha scritto due arie strazianti e riguardano l’essere madre, “Senza mamma” in Suor Angelica e “Tu piccolo iddio” in Madama Butterfly. Voglio prendervi per mano ed attraversarle insieme a voi.
Sono entrambe, seppure in modo diverso, due anime lacerate a cui viene strappata la possibilità di curare la propria creatura.
Suor Angelica viene costretta, dalla famiglia nobile a cui appartiene, a prendere i voti per riparare a questa gravidanza avuta senza essere sposata. Il piccolo le viene strappato subito dopo la nascita e lei rinchiusa in convento. Finché un giorno la zia principessa arriva ad informarla che il piccolo non è sopravvissuto ad una violenta febbre. Il dolore è così violento che Angelica decide di uccidersi prendendo delle erbe velenose perché è questo il suo modo per raggiungere suo figlio, come lo invoca nelle battute finali dell’aria.
Cio Cio San, al secolo Butterfly, invece si congeda dal suo piccolo di tre anni, perché è tornato dagli Usa Pinkerton, padre del bambino a strapparglielo. Affinché questo bambino divenuto poi adulto non debba subire il rimorso di sapere di avere una madre al di là dell’Oceano, Cio Cio San si uccide con lo stesso pugnale con cui si era precedentemente ucciso suo padre. Addirittura quindi cancella se stessa pur di alleggerire il futuro del figlio, ovviamente questo secondo il di lei punto di vista.
Di queste maternità negate, anzi prima promesse e poi scippate, ce ne parla un uomo, Giacomo Puccini.
Non vi è dubbio alcuno che amasse le donne: le ha celebrate in ogni sfaccettatura. Non vi è dubbio che le capisse e ne sapesse guardare profondamente l’anima e queste due gemme preziose di arie ne sono la prova. E’ vero d’altra parte che l’Artista deve essere in grado di avere la capacità di ‘sentire’, l’empatia che gli consente di provare ciò che gli altri provano come fosse un suo proprio sentimento. Per cui l’uomo Artista Giacomo è stato in grado di farsi medium di due donne, traslando il dolore di due madri in musica.
E adesso ascoltiamo queste meravigliose arie interpretate dalla Divina Maria Callas.
Laura De Santis