Susan Sarandon: uno spacco nel rigido women code?

Susan Sarandon: uno spacco nel rigido women code?

Dall’ultimo appuntamento con la rubrica “Psicotrends, riflessioni sui trends del momento” gli spunti di riflessioni non sono di certo mancati. Così, mentre l’Italia dava il via alle unioni civili, su un altro campo si accendevano gli animi  e i pareri (femminili) sul look di Susan Sarandon a Cannes.

Per chi se lo fosse perso, l’attrice statunitense ha sfoggiato un look “alternativo” al rigido dress code che impone il Festival di Cannes: un lungo abito filmato Jean Paul Gautier con decollettè generoso e vertiginoso spacco sulla gamba, un paio d’occhiali da sole e tacco basso.

Il premio Oscar per Dead Man Walking ha affrontato il tappeto rosso del Festival e il nugolo di giornalisti e fotografi con grinta, orgoglio e ironia.

Siate autentici, siate gentili, siate coraggiosi e flessibili. E sbagliate”, ha dichiarato.

L’attrice statunitense, sbarcata al Festival di Cannes per ricevere un premio per il suo impegno a sostegno delle donne nel cinema, non ha timore di mostrare i suoi 70 anni accanto alla collega Naomi Watts. Tuttavia, come spesso capita in queste occasioni, non sono tardati ad arrivare pareri negativi e addirittura critiche sul look sfrontato della Sarandon.

http://https://www.instagram.com/p/BFUoHu8IqE5/?taken-by=susansarandon

Bella, interessante, brava, simpatica . . . Ma che una donna, per “mettere al tappeto” debba essere ricorsa, sicuramente, alla chirurgia estetica, debba ostentare tette e gambe é una scemenza.” E ancora, ” 70 anni ma rifatta… scusate ma non mi sembra il caso di portarla ad esempio… con tutta la simpatia che posso provare per la Sarandon ma non ha niente a che fare con la maggior parte delle sue coetanee…” E così via.

Insomma le donne si sono schierate; sì i commenti sono arrivate proprio dalle donne che si sono schierate. Se da un lato c’era chi la osannava e la ringraziava per essersi mostrata, altre invece colpevolizzavano il suo “mostrarsi” e il suo corpo, in quanto oggetto di desiderio (a 70 anni!), è stato demonizzato e si è gridato al “chirurgia plastica!” (questo artificio ingannevole che fa apparire le donne più belle di quel che sono).

Thelma & Louise compie 25 anni e noi donne siamo ancora alleate, siamo una tribùha dichiarato l’attrice.

Ed è proprio vero cara Susan, le donne sono una tribù, anzi, tante tribù. Quella struttura matriarcale che è stata a lungo il perno dell’organizzazione sociale ancora si è preservata nell’inconscio culturale ed è radicata nel profondo. È questo un retaggio ancestrale e  lungo questa matrice antica si muove la tribù delle donne.

La principale differenza tra mentalità primitiva e la nostra attuale concezione della natura umana sta nell’assenza del concetto di individualità, scrive Briffault. Così come l’uomo primitivo percepisce come parte di “se stesso” anche parti separate dal suo corpo, allo stesso modo una ferita inflitta al membro del gruppo è una ferita inflitta al singolo individuo.

E in questo caso qual è la ferita inflitta al gruppo di donne? L’esibire il proprio corpo. Il Corpo per le donne ha una valenza simbolica; esso rappresenta il luogo del potere. Susan Sarandon ha mostrato a tutti il potere di scelta, la scelta che una donna a 70 anni può essere qualcos’altro rispetto all’immaginario canonico di mogliemadrenonna. L’attrice non si atteggia certo a diva nostalgica dei bei tempi andati ma con sfrontatezza e ironia mostra la libertà di scelta: scegliere chi essere.

Così il gruppo-donne si sente in dovere di difendere la propria posizione e l’amministrazione del potere. “Le società matriarcali si possono definire come delle società d’uguaglianza complementare o di “equivalenza” in cui viene prestata molta attenzione alla conservazione dell’equilibrio sociale.” A livello profondo, questo equilibrio è mantenuto dall’aderenza a modelli culturali e socialmente condivisi che riguardano proprio la donna: il women code. Ecco quindi da dove nascono a volte i commenti, gli attacchi e le invidie delle donne.

Chiudo la riflessione del giorno parafrasando la dichiarazione di Susan Sarandon, “Siate autentiche, siate gentili, siate coraggiose e flessibili. E sbagliate” donne!

Alessandra Notaro

 

 

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