Un viaggio e un nuovo video per i Sigur Ros
Dopo un ritorno trionfale ai live set in occasione del Primavera Sound Festival di Barcellona, i Sigur Rós si sono lanciati in un esperimento di slow tv in giro per l’Islanda e in un nuovo singolo.
“Óveður” è il nome della nuova canzone del gruppo che ha debuttato nel corso dei live della scorsa primavera ed è, anche, servita come colonna sonora del progetto di slow tv “Route One” in live streaming per 24 ore lo scorso 20 giugno.
Che cos’è “Route One“? Si tratta di un progetto piuttosto ambizioso che i Sigur Rós hanno pensato come azione in controtendenza rispetto all’estrema velocità dei nostri tempi.
In conferenza stampa, infatti, Jónsi Birgisson ha spiegato:
In un’epoca di gratificazione istantanea dove tutto si muove troppo velocemente, abbiamo voluto fare l’esatto contrario. La slow tv va in direzione opposta al mondo in cui viviamo, in quanto avviene in tempo reale e, di conseguenza, molto lentamente.
Dunque si tratta di un viaggio in tempo reale per le strade costiere dell’Islanda con camera fissa sulle bellezze naturali e l’accompagnamento musicale degli stessi Sigur Ros.
Seguendo lo spirito dell’iniziativa, la colonna sonora del viaggio incorpora elementi della nuova canzone della band Óveður, ma li riordina e li fa evolvere sul momento con l’aiuto di un software di musica generativa.
Ovviamente, terminata la Route One, la band ha pensato bene di far debuttare la canzone, nella sua versione registrata nello studio di Reykjavik, con un video condiviso sulla loro pagina Facebook.
Il regista è lo svedese Jonas Åkerlund che ha girato la clip nel villaggio di Grindavík sulla penisola Reykjanes. La protagonista del video è la coreografa islandese, Erna Ómarsdóttir, nei panni di un ubriaca trasandata che si trascina per le strade della città. Alla fine arriva in un bar fumoso, dove i membri di Sigur Rós stanno bevendo in compagnia di alcuni personaggi piuttosto particolari. Le cose prendono una piega sanguinaria con varie scene sessuali, il che ha fatto definire da molte testate il video come NSFW (alias una versione molto approssimativa del nostro VM18 -Vietato ai Minori-).
A noi sembra una definizione eccessiva ma lasciamo a voi l’ardua sentenza, il video incriminato è quello qui sotto.
Fateci sapere che ne pensate!
L.T.