“L’aggiustatore di destini” di Francesco Colizzi
Le avventure professionali e private di un giovane psichiatra e psicoterapeuta sempre in bilico tra la propria missione terapeutica e la riflessione sulla condizione umana.
Il lavoro in ambito sanitario, in particolare quello rivolto alla cura, al sostegno e al benessere psicologico, implica quasi sempre l’assunzione, da parte degli operatori del settore, di un atteggiamento empatico ed emotivo verso il paziente che ne richiede l’intervento. Questa azione diretta nella vita mentale delle persone, mirata alla ricerca di un equilibrio psico-fisico ottimale, è considerata da molti una missione, addirittura una vera e propria arte analitica negli abissi infiniti della psiche e dell’animo umano.
La passione che guida psicologi e psichiatri nel loro lavoro quotidiano è la medesima che illumina la rotta del dottor Nilo che, seguendo vari casi clinici, si confronta continuamente con il dolore dell’anima e il disagio emotivo provato dai suoi pazienti che affidano a lui i conflitti interiori e le paure costantemente presenti nelle loro esistenze si affidano alla sua bravura e competenza.
Ne L’aggiustatore di destini di Francesco Colizzi (Manni Editore, pp. 160) sono raccolte in forma romanzata alcune storie di vita esemplari della condizione di sofferenza psichica vissuta da pazienti psichiatrici o colpiti da nevrosi importanti e invalidanti.
L’intreccio tra vita professionale e vita privata conduce il dottor Nilo su sentieri emotivi inesplorati ma ugualmente affascinanti da vivere e percorrere accompagnato, passo dopo passo, da riflessioni profonde e sentite sul senso stesso della vita, inevitabilmente e indistintamente segnata da scenari passati che influiscono sulle prospettive future e sulla continua ricerca della felicità di ognuno di noi.
In particolare risulta straziante quanto commovente il vissuto di Lucia, giovane ed intelligente universitaria alle prese con un passato colmo di traumi e sofferenze che, grazie ad un valido sostegno professionale fornito dal dott. Nilo, riesce a trovare un equilibrio e uno spazio del Sè all’interno del quale far emergere tutte le sue risorse, scacciando con tenacia i fantasmi del passato che, a livello persecutorio, le avevano condizionato l’esistenza.
L’analisi della condizione umana che emerge tra le righe di questo scritto indica quanta cura e quanto impegno richiedano interventi psicologici all’interno dei diversi contesti quotidiani. È un lavoro di frontiera, dove gli strumenti e i confini non sono mai così nitidi e precisi e dove l’intuito e la professionalità conducono, a volte, alla scoperta di realtà amare ma al contempo chiarificatrici e risolutive.
Angelo Urbano