“Questo poeta mente…”: L’Inno all’Essenza Femminile di Gioconda Belli
La scrittrice di cui vi parlo questa volta è la nicaraguense Gioconda Belli. Donna combattiva, oltre ad aver partecipato alla lotta di liberazione dal regime dittatoriale che affliggeva il suo Paese negli anni sessanta, ha da sempre a cuore l’emancipazione delle donne.
La poesia di oggi può essere certamente considerata come una splendida bandiera di tutta la Potenza Splendida dell’essere Donna. Continuamente questa Essenza viene lesa, come a castrarla. Comunque ad imbavagliarla. Personalmente sono felice, orgogliosa di essere Donna e benedico ogni centimetro del mio corpo che costudisce la fiamma della Femminilità, come dice la Belli. Da sempre, alla Donna viene detto come fare, cosa fare. Si arbitra e si discute del suo corpo. Allora ecco questo Inno, che nutre e celebra le radici della nostra Essenza Femminile.
E Dio mi fece donna,
con capelli lunghi,
occhi,
naso e bocca di donna.
Con curve
e pieghe
e dolci avvallamenti
e mi ha scavato dentro,
mi ha reso fabbrica di esseri umani.
Ha intessuto delicatamente i miei nervi
e bilanciato con cura
il numero dei miei ormoni.
Ha composto il mio sangue
e lo ha iniettato in me
perché irrigasse tutto il mio corpo;
nacquero così le idee,
i sogni,
l’istinto
Tutto quel che ha creato soavemente
a colpi di mantice
e di trapano d’amore,
le mille e una cosa che mi fanno donna
ogni giorno
per cui mi alzo orgogliosa
tutte le mattine
e benedico il mio sesso.
( E Dio mi fece donna di Gioconda Belli)
Laura De Santis
In foto La Dormeuse, 1928 di Tamara De Lempicka