“Questo poeta mente…”- Siamo tutti collegati
Sono profondamente convinta della connessione fra tutti noi. Ho visto riverberare continuamente esseri apparentemente lontani fra loro ed ho certezza del ripercuotersi di scelte ed eventi, come un domino.
Quando sento parlare di migranti, per es, subito immediatamente in me inizia a dirsi questa Poesia, come un altro essere me la ripetesse. Qualcuno può forse ascrivere questo ad una profonda coscienza civica, che altro non è che ritenere che se prendo una decisione ci saranno delle conseguenze e queste non solo sulla mia ‘mattonella’ di vita oppure ‘orticello’, come spesso si dice.
Quando ci chiudiamo, per paura o altro, nella gabbia del nostro perimetro non stiamo facendo altro che decidere di essere vittime. Sì, perché anche la passività, la resa è una scelta. Possiamo scegliere di sperare ed agire.
C’è una manipolazione fortissima, io credo da sempre pur in altre forme, a delegare il proprio potere personale. Donne stesso visse in un’età di transizione, alla fine della prospera epoca elisabettiana in cui si diffondevano ansie e incertezze (con l’apparizione infatti delle cupe tragedie di Shakespeare). Stretto tra il pensiero medievale la rivoluzione scientifica, con Copernico, Galileo, Keplero e Paracelso; proprio questa ricchezza e contraddittorietà gli permisero di produrre questi suoi versi “metafisici”, come li definì Dryden, nati appunto dall’incontro tra il fantastico, la passionalità impulsiva ed il pensiero logico intellettuale. Hemingway riprese i versi finali per il suo romanzo, dopo secoli, a riprova della loro forza al di là del tempo e dello spazio. Siamo tutti collegati.
Nessun uomo è un’isola,
intero in se stesso.
Ogni uomo è un pezzo del Continente,
una parte della Terra.
Se una zolla viene portata via dall’onda del mare,
la terra ne è diminuita,
come se un promontorio fosse stato al suo posto,
o una magione amica o la tua stessa casa.
Ogni morte d’uomo mi diminuisce,
perché io partecipo all’Umanità.
E così non mandare mai a chiedere per chi suona la campana:
essa suona per te.
John Donne
Laura De Santis
Foto: Scultura di Bruno Catalano