“C’è il tuo genio nel tuo sorriso” disse Sibilla Aleramo

“C’è il tuo genio nel tuo sorriso” disse Sibilla Aleramo

Non so precisamente chi sia l’ispiratore di questi versi. Cosa che poco importa, probabilmente, perché in fondo la Poesia appartiene più a chi la legge che a chi l’ha scritta.

Sì, proprio così. Le risonanze con quanto leggiamo nascono da un rispecchiamento che parte dal ricevente. Chi ha scritto in fondo si è fatto solo mezzo di un qualcosa che necessitava di essere esternato.

Per cui, forse arbitrariamente, ho sempre accostato questa Poesia a Quasimodo, con cui la Aleramo ebbe un’intensa relazione nel 1935. Probabilmente sono influenzata dal carteggio tra loro, che vi consiglio di leggere.

I versi di oggi hanno come cardine il sorriso che si fa passaporto per la vita, per entrare in essa e misurarne il polso. Il sorriso è un caleidoscopio.

Forse vi ricordate i cristalli di certi lampadari. Io ne ricordo uno in particolare nella casa della sorella della mia nonna paterna. Mi incantava guardarli ed ancora oggi è per me motivo di meraviglia pensare che i colori sui muri siano scritti dalla luce, che li attraversa.

Nei versi ‘Attingi e varchi la vita/ col tuo sorriso/ fantasticamente ti dissolvi/ il dolore noto e la gioia ignota,/ in un brivido che t’allaccia/ al cuore del mondo’ troviamo tutte le variabili che possono costituire un essere umano, le opposizioni che lo abitano e che lo rendono splendore complesso. Perché a ben guardare, come fa la Aleramo, questo siamo: complessità di Splendore.

“Il tuo sorriso” di Sibilla Aleramo

Il tuo sorriso….

Vibrazione che aduna la vita

e la sconfina.

C’è il tuo genio nel tuo sorriso.

Sapienza implacabile,

dominio e sdegno,

a fiore d’un occulto vortice

ritmo di fantasia iridescente….

Il tuo sorriso….

Sottile soffusa ombra canora

su la chiarezza silenziosa

del fermo volto.

O gagliardo,

amo il tuo sorriso,

che ti esprime oltre il tuo stesso volere,

balenante segno

della vita che in visione trascendi,

amo il tuo sorriso,

malizia di fanciulla

e magia d’eroe,

il tuo sorriso dove

a fiore d’un occulto vortice

smaglia e canta,

soffusa di danzante ombra,

la tua forza….

La tua forza.

Vibri, e altro non chiedi.

Attingi e varchi la vita

col tuo sorriso,

fantasticamente vi dissolvi

il dolore noto e la gioia ignota,

in un brivido che t’allaccia

al cuor del mondo.

C’è il tuo genio nel tuo sorriso.

Laura De Santis



 

Nessuna risposta.

  1. Deserthouse ha detto:

    non la conoscevo davvero meravigliosa

Rispondi