Prescrivimi un libro: i benefici psicologici della biblioterapia

Prescrivimi un libro: i benefici psicologici della biblioterapia

La Biblioterapia è uno strumento psicologico che, attraverso la lettura e la scrittura, favorisce la cura di sé e la conoscenza di altri modi di pensare, di vivere e di essere.

Questa tecnica si pone tra le applicazioni clinico-terapeutiche a più larga diffusione come strumento di auto-aiuto e di riflessione in situazioni di disagio psicologico e sociale. Rappresenta un atto di crescita, di ricerca della propria identità e valida risorsa in grado di affrontare particolari traumi o periodi di vita negativi condividendone i conseguenti vissuti emotivi. Leggere e scrivere, dunque, rappresentano una modalità efficace per prendersi cura di sé in quanto, nella loro diversità, i libri ci offrono differenti universi di significato, regalano benessere, sono una finestra sul mondo. Sviluppano il pensiero inducendolo al ragionamento e accrescono contemporaneamente l’immaginazione. I nostri orizzonti si allargano, mettendoci direttamente in contatto con idee, persone e luoghi sconosciuti.

 

IMG_0189-20-11-17-11-22Angelo Urbano, psicologo, in preScrivimi un libro. I benefici psicologici della biblioterapia (Stilo Editrice, pp. 130) affronta costrutti psicologici e sociali intrecciandoli con testimonianze di scrittori e lettori che, della parola, hanno fatto una vera e propria medicina dell’anima in grado di curare ferite e lenire dolori interiori. I libri come farmaci, dunque, in grado di migliorare la qualità della nostra vita, alimentare la nostra resilienza, aiutarci ad affrontare i problemi esistenziali, lenire le nostre ferite, farci sentire meno soli.

 

In un itinerario parallelo tra analisi psicologica e psicologia applicata, questo saggio “esperienziale” propone storie di amore, malattia, percorsi identitari alla ricerca di sé stessi, condivisione di emozioni, confronto sociale e, purtroppo, anche di separazioni. Tutte raccontate attraverso la personalissima penna dei reali protagonisti. Ne emergono spaccati di vita vissuta tra emozioni e turbamenti, tra gioie e dolori, tra sofferenze e speranze, tra sogni e disincanti.

Il terreno comune rappresentato dalle pagine di un libro si configura come vera e propria ‘piazza’, come luogo di incontro del sé con l’altro da sé, come particolare strumento di comunicazione interpersonale. I libri sono sempre stati veicolo di conoscenza e conoscenze. Sono un ricco patrimonio che gli uomini dovrebbero utilizzare al meglio perché, in fondo, ognuno di noi ha una storia da raccontare.

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