L’amore è una sfida

L’amore è una sfida

Sono cresciuta con i cartoni della Disney.
Sono cresciuta credendo che le cose importanti, quelli grazie alle quali la vita si definisce e prende certe connotazioni, fossero estremamente spontanee.

Nessun impegno eccessivo, capiteranno.
Capiteranno come un improvviso temporale d’estate, di quelli che ti fa cambiare i programmi e scoprire divertimenti inaspettati.

Sono cresciuta anche con la musica, soprattutto musica leggera.
In questo caso quelle stesse cose importanti, erano quelle che ti stracciavano l’anima, quelle che riducono in mille pezzi.
Sono cresciuta con la radio accesa e la voce di Claudio Baglioni che implorava “Passerotto non andare via”.

Ero convinta che l’amore non avesse altre strade, che oscillasse  tra un’euforia senza sforzo e dolore estremo.

Mi hanno detto una cazzata.
Me ne sono accorta più o meno a 25 anni.

L’amore non è né una fiaba edulcorata (sebbene i momenti meravigliosi) né un melodramma.
L’amore è un lavoro.


L’amore è investire energia per un fine: una scelta quotidiana di venir a patti con un altro mondo.

Quando si è in due, ognuno cercherà di far funzionare la coppia secondo le proprie regole, le proprie convinzioni e visioni del mondo.
Ognuno dei due cercherà far crescere questa unione seguendo dei percorsi che gli sono familiari e noti.

Per sopravvivere però, bisogna accostarsi all’altro.
Andare allo stesso ritmo.

 Immagina che l’amore siano due ballerini che cercano di eseguire lo stesso valzer.
Per andare a tempo devono osservarsi, ascoltare il ritmo della musica e insieme modulare i propri movimenti.
Devono sentirsi e sentire i movimenti dell’altro.

Non è facile andare a ritmo insieme.
Sono necessari continui aggiustamenti e flessibilità.
Alcuni movimenti saranno rinforzati e diventeranno anche patrimonio dell’altro;
altri verranno lasciati e non utilizzati più.
Passo dopo passo si acquisisce un ritmo, si prende la stessa velocità, si va nella stessa direzione.
Piano piano il valzer diventa quasi perfetto.
Ma non sono ammesse distrazioni.

Sarà una sfida.
Sarà un impegno quotidiano, piccolo e continuo per accomodarsi reciprocamente.
Non sarà un dramma né una fiaba.
Sarà una scelta da ripetere ogni giorno.

Non sapremo mai come andrà a finire, ma vale la pena giocare.
Qualsiasi sia il finale sarà un gran bel ballo.

Valentina Freni



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