Memento Mori: ricordati che sei un uomo

Memento Mori: ricordati che sei un uomo

Halloween, il Giorno dei Morti, il Dia de los Muertos. Da secoli l’arte, la tradizione, la cultura ricordano ai vivi l’esistenza della morte. Memento mori. Perchè è così importante ricordarsene?

Memento mori -letteralmente “ricordati che devi morire”- trae origine da una particolare usanza tipica dell’antica Roma: quando un generale rientrava nella città dopo un trionfo bellico e sfilando nelle strade raccoglieva gli onori che gli venivano tributati dalla folla, correva il rischio di essere sopraffatto dalla superbia, dalle smanie di grandezza e dal delirio di onnipotenza. Proprio per evitare che ciò accadesse uno schiavo, un servo tra i più umili, veniva incaricato di ricordare all’autore dell’impresa la sua natura umana e mortale (per tanto limitata e caduca), gli pronunciava la frase: «Respice post te. Hominem te memento» (“Guarda dietro a te. Ricordati che sei un uomo”).  I Romani, che a loro volta ripresero molti usi e costumi dai Greci, della vita intendevano bene i valori e la misura ricordandone il senso con queste parole. Non solo: riuscivano anche a ridimensionare le emozioni delle più grandi personalità del tempo (imperatori, consoli o generali) ricordando loro che ogni vittoria è effimera e transitoria a confronto con la morte.

Dalle parole sussurrate all’orecchio si giunge all’iconografia di epoca Medievale, assai più incisiva nell’immaginario delle anime del popolo: il tema pittorico del Memento Mori, l’esempio più tipico è quello di un teschio, fino all’architettura sacra e il bisogno di  segnare il luogo della sepoltura dei defunti con sepolcri e con tombe decorati.

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La funzione ultima di queste opere è ricordare ai vivi la morte e in particolare aiutarli a focalizzarsi sulle priorità della vita. L’idea della morte non vuole paralizzare la vitalità ma essere da monito.

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Di fronte la morte ci fermiamo a riflettere su alcune nostre preoccupazioni  e paure oppure, come per i condottieri romani, rivediamo i nostri “vizi” di superbia e arroganza maturati nel tempo che al confronto diventano insignificanti. In questo momento prezioso possiamo darci la possibilità di essere un po’più coraggiosi di quello che vogliamo e siamo stati finora oppure fare un passo indietro, guardare dietro di noi e ricordarci di essere  semplici uomini e donne.

Oggi quale potrebbe essere un “Memento Mori”?

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Le tradizioni e le festività ci ricordano la morte celebrandola. Dai riti celtici, Samhain, all’odierno Halloween continuando per il Dia de los Muertos e la Festa dei Morti, queste festività simbolicamente ricordano il continuo ciclo vita-morte in natura con l’alternarsi delle stagioni così per noi esseri umani. I morti ritornano tra i vivi e portano regali, dolci e caramelle.

Mangiamo il passato perché il presente sia prospero, nella consapevolezza che siamo parte di una storia. Mangiamo la morte perché ritorni la vita.

Secondo Heidegger il “vivere-per-la-morte” ha una valenza altamente positiva, in quanto rende autentiche le scelte e, con esse, la vita (cosa che non potrebbe avvenire in una prospettiva di vita eterna). Tuttavia nell’epoca moderna quali memento mori vengono prodotti? La morte sempre più evanescente è messa sullo sfondo dall’impersonale “si muore”- come notava il filosofo tedesco- che diventa una forma di banalizzazione della stessa.




Il “Si” si prende cura di noi e ci tranquillizza nei confronti della morte e, nella sua banalizzazione della morte, il trasforma l’angoscia in paura, sentimento che un essere sicuro di sè non deve avere. A questo punto l’angoscia della morte ci paralizza.

Eppure ci dice Heidegger l’essere-per-la-morte è l’anticipazione  che dischiude all’esistenza. Come dicevo prima la morte permette di riconsiderare le proprie preoccupazioni come insignificanti e ad essere un po’ più coraggiosi. Essa apre alla possibilità di progettarsi.

Alessandra Notaro

Approfondimenti:

Il Giorno dei Morti in Sicilia: http://www.terradamare.org/il-culto-dei-morti/

Memento mori in arte: http://www.oltremagazine.com/site/index.html?id_articolo=1791

Halloween: https://it.wikipedia.org/wiki/Halloween

Essere-per-la-morte:  http://www.filosofico.net/Antologia_file/AntologiaH/heidegger345653rtedffffgbxcxcxcxcswe.htm

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