Piccola playlist per sopravvivere all’attesa del mare
Nei miei ricordi, l’estate è una brezza leggera, sa di salsedine e musica e le note salate mi scompigliano i capelli mentre osservo le onde infrangersi sugli scogli.
Nascere di fronte al mare è un vantaggio, ma se dovessi lasciare il posto in cui si nato sarà una terribile nostalgia.
Io sono andata via, adesso abito in città.
Ho il mare a pochi chilometri, ma non posso sentir la brezza.
Sento il cemento bollente e vento caldo, al massimo brezza umida di fiume.
Non è la stessa poesia dei miei ricordi.
Passerò un bel pezzo della mia estate in città.
Diventi grande e lasci il mare, inizi a lavorare e al mare (ti sembra) pensar sempre meno.
Ma se la brezza ti scorre nelle vene non la puoi scacciare.
La puoi cullare fin tanto che vi riscontrerete.
Se anche tu, come me, dovrai aspettare ancora, segui me… siediti comodo, inforca gli auricolari, fai partire la giusta playlist e chiudi gli occhi.
Piccola playlist per sopravvivere all’ attesa del mare.
1- Charles Trenet – La Mer
Gusto un po’ vintage e da bistrot, ma sempre emozionante, La Mer di Charle Trenet.
Lo chansonnier francese la scrisse nel 1943 con l’aiuto del compositore Léo Chauliac.
Durante un viaggio in treno da Montpellier à Perpignan, osservando dal suo finestrino l’Étang de Thau, una laguna collegata al mediterraneo, Trenet rimase così colpito dal paesaggio che in soli 20 minuti scrisse la canzone.
La particolarità fu che, non avendo con sé della carta, quando l’ispirazione lo prese, Trenet utilizzò della carta igienica per appuntarsi i primi versi.
Se il francese vi sempre molto ostico, nel 1946 Jack Lawrence ne incise una versione in inglese, Beyond the Sea, diventata poi tema portante di Alla ricerca di Nemo.
2- Onda su Onda – Paolo Conte
Canzone po’ retrò e nostalgica, ma più leggera e divertente della precedente.
Onda su Onda allegramente ci incoraggia a sopportare la “sorte bizzarra e cattiva” , nel nostro caso l’attesa afosa in città.
Scritta da Paolo Conte, inizialmente per Celentano, sarà cantata poi da Bruno Lauzi e dallo stesso Conte, che en fa una versione più roca e graffiante.
3- Israel “IZ” Kamakawiwo’ole – Somewhere over the Rainbow
Se sogni spiagge di lontani paesi, acque cristalline e brezza profumata di fiori, lasciati cullare dalle note dell’ukulele di Israel “IZ” Kamakawiwo’ole
Questa canzone fu scritta per Judy Garland, che la interpretò nel film Il Mago di Oz del 1939. Tuttora ne esistono circa 650 cover differenti, tra queste quella di Kamakawiwo’ole del 1993, che rispecchia lo spirito di speranza e allegria del popolo hawaiano.
La canzone fa parte della colonna sonora di 50 Volte Il Primo Bacio, ambientato proprio in un’isola hawaiana.
4- I’m yours – Jason Mraz
Restiamo sempre alle Hawaii, con il video della canzone di Jason Mraz, girato sull’isola di Oahu, su cui si trovano al capitale Honolulu e Pearl Habor.
Aria fresca sul viso, amori estivi e tanta voglia di tuffarsi nel mare più blu.
5- I Get Aroud – The Beach Boys
In una playlist dedicata all’estate e la amre, non potevano mancare i The Beach Boys. Californiani, legati al mondo del surf, sono considerati tra le prime band pop-rock americane.
I Get Around venne composta da Brian Wilson e Mike Love nel 1964 ed è diventata una delle canzoni più famose della band.
Nel 2017 è stata inserita nella lista di canzoni della Grammy Hall of Fame.
Ho scelto questa canzone perché mi ricorda giochi tra le onde, nuotate e ragazzi felici.
6- California Girls – David Lee Roth
Cover dell’omonima canzone dei The Beach Boy, David Lee Roth dei Van Halen, ne ripropone una versione con le tipiche sonorità elettroniche anni 80.
Perfetta per ricordare il sole che bacia la pelle, il profumo di crema solare misto a salsedine.
7- The Sea – Morcheeba
Passiamo a sonorità più profonde e fluenti con questa canzone del trio inglese Morcheeba.
Primo singolo estratto dall’album Big Calm del 1998, The Sea parla di mare, della libertà e di lasciarsi andare, abbandonando la pesantezza della vita quotidiana.
I left my soul there, down by the sea. I lost control here. Living Free.
Perfetto per ricordare rossi tramonti accompagnati dalla carezza di un fresco cocktail in riva al mare.
8- Fritz & Paul Kalkbrenner – Sky and Sand
Arriviamo al 2008, i fratelli Kalkbrenner pubblicano questa brano per i titoli di coda del film tedesco Berlin Calling e nel Febbraio 2009 viene lanciato come singolo.
Il sole tramonta, il mare é calmo, possiamo sentire il “battito” delle onde sulle scogliere e castelli di sabbia dolcemente “sciolti” dal mare.
Colonna sonora perfetta per una festa in spiaggia, ballando scalzi, sentendo la sabbia leggera sfiorare la pelle.
9- Voglio andare a Mare – Vasco Rossi
La playlist termina con una miscela di rock e reggae di Vasco, scherzosa e controcorrente.
Voglio andare a mare è il nostro manifesto, l’inno di chi sta in città in attesa dell’adorato momento, in cui finalmente sei in spiaggia e corri senza fiato tra le onde.
Vogliamo andare al mare a divertirci, riposarci e fare indigestione di sole.
La brezza leggera ti scorre nelle vene, la tieni dentro quando sei lontano, la nutri con ricordi e musica.
Presto arriverà il momento di ritrovarla di persona, ma la musica che ti ha fatto compagnia non dimenticarla: ascoltala mentre crei i tuoi ricordi…quando tornerai in città e l’ascolterai la brezza in te soffierà più forte.
Buone vacanze a tutti
Valentina Freni