Il ruolo del Maestro

Il ruolo del Maestro

Tutti i musicisti hanno avuto un Maestro. Anche quelli considerati Geniali, che apparentemente potrebbe sembrare esulano dalla necessità di studio. Ma in verità tutti hanno avuto una Guida, che li ha forniti se non altro degli strumenti basilari per percorrere la strada della Musica.

La questione sul fatto che il talento sia sufficiente in se stesso è annosa e spesso mi sono trovata a controbattere chi diceva per esempio che Mozart è un genio di puro talento con il fatto incontrovertibile che suo papà Leopold era un violinista e grande didatta (ancora sono in uso i suoi libri appunto di didattica del violino). Senza un padre così attento e preparato non sono certa avremmo avuto Mozart così come lo conosciamo.

Intendiamoci: una musicalità così prorompente probabilmente avrebbe comunque trovato il suo canale di espressione ma fondamentale fu avere un padre che ne riconobbe sin dai primissimi anni le capacità e le instradò sapientemente. Infatti ad 8 anni Mozart aveva già dato concerti da anni e composto vari brani.

Donizetti e il suo Maestro Johann Simon Mayr

Non tutti i musicisti provengono però da famiglie d’Arte, come è il caso di Donizetti, mio amatissimo compositore d’opera. Anzi, la sua era addirittura una famiglia povera. Quindi lo studio della Musica sarebbe stato impossibile per lui. Ma intervenne la sorte, come in tutte le cose che devono andare proprio in una determinata direzione.

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La sorte per Donizetti ebbe il nome del suo prezioso ed amato Maestro Johann Simon Mayr, in Italia conosciuto come Giovanni Simone Mayr. Compositore tedesco, girò tutta l’Europa per poi approdare a Bergamo e fondare le Lezioni caritatevoli di Musica nel 1806, dove fu maestro di Gaetano Donizetti.



Facciamo un piccolo passo indietro e diciamo che Mayr fu compositore, anche di opere, di grande successo. Girò l’Europa ed era stimatissimo dai suoi contemporanei. Decisivo fu il suo influsso su Piccinni e Paesiello. Le offerte di prestigiose e remunerate cariche in tutta Europa furono moltissime (anche Napoleone gli offrì il posto di maestro di cappella presso la corte imperiale). Ma Mayr, evidentemente spinto da un certo ideale musicale, rifiutò tutte queste ambite posizioni, accettando solamente nel 1802 la “modesta” offerta di diventare maestro di cappella presso la Basilica di Santa Maria Maggiore di Bergamo, dove era stato studente in gioventù. In questa città si diede moltissimo da fare nella fondazione di istituzioni culturali.

L’Istituto Musicale di Bergamo nasce appunto dalle Lezioni caritatevoli di musica istituite da Simone Mayr nel 1806, a cui accennavo prima, per dare ai ragazzi delle classi sociali meno abbienti un’istruzione e quindi un mezzo di sostentamento tramite la Musica.

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Gaetano Donizetti fu tra i primi suoi studenti e certamente il più illustre: entrò nella scuola appunto nel 1806 e vi rimase per otto anni. Quindi è chiaro l’animo generoso e di splendidi ideali di questo compositore, che fu come un padre per Donizetti, oltre che insostituibile punto di riferimento nel corso della sua carriera. Dedico quindi questo articolo alla mia Maestra, con gratitudine immensa e con tutto il cuore.

Vi invito a scoprire questo compositore, che meriterebbe molta più visibilità, in relazione al valore oggettivo delle sue opere e rispetto a quanta ne ha al momento. Ma si sa che l’essere umano si lascia influenzare dalle mode e sovente ha memoria debole. Per cui eccoci qui a fare la conoscenza del M° Mayr.

 

Laura De Santis



 

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