Un amore senza confini

Un amore senza confini

Dice Philip Roth che l’amore ti spezza in due, mentre prima si era interi. La penso come lui. Abbiamo un guscio, chiamato identità, che continuamente ci ricorda a noi stessi; per esempio ci ripete: a me piace questo, a me non piace questo e con queste ripetizioni ci ‘ricordiamo’ di noi stessi.

Poi un giorno qualunque, in un posto qualunque, una persona qualunque entra nella nostra esistenza e cambia le carte in tavola. Beninteso che sia Amore, perché se non percepiamo la minima ‘minaccia’ al nostro castello chiamato ‘identità’ allora non lo è.

Infatti amare non è per tutti. O pensate che tutti coloro che vedete in coppia si amino?! Vi prego, è l’ora di destarvi. Solo alcuni infatti sono interi (e felici di esserlo!) in se stessi e comunque accettano di misurarsi con un altro essere, che entrando nella loro vita per forza di cose un po’  la scompiglia.

Sono certa che l’Amore ricompensi di felicità amplificata chi felice lo era già in se stesso e, nonostante ciò, si prenda la briga coraggiosa di fare spazio ad un altro essere umano nella propria esistenza già colma di bene.

Una ricompensa senza confini come quella che ci delinea magistralmente il Poeta turco Nazim Hikmet nei versi di oggi, dove nei momenti dell’amore non sa più individuare i confini tra lui, l’amata, i suoni che provengono dalla città e perfino si chiede di chi è il cuore che sente battere.

Versi che ricordano quelli altrettanto splendidi ‘senti come mi batte forte il tuo cuore’ della Szymborska.

Quindi: auguri prima di tutto di interezza! E poi che possiate scardinarla insieme al dio dell’Amore per ricomporla in nuova veste

Nelle mie braccia tutta nuda, Nazim Hikmet

Nelle mie braccia tutta nuda

la città la sera e tu

il tuo chiarore l’odore dei tuoi capelli

si riflettono sul mio viso.

Di chi è questo cuore che batte

più forte delle voci e dell’ansito?

È tuo è della città è della notte

o forse è il mio cuore che batte forte?

Dove finisce la notte

dove comincia la città?

Dove finisce la città dove cominci tu?

Dove comincio e finisco io stesso?

Laura De Santis

Cover Photo: Ed Freeman

 

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