Spider-Man: Far From Home, ci rivela il nemico del nostro tempo
Per quanti seguono con passione o anche solo divertimento le vicende dell’universo Marvel avrà notato come, nel tempo, sono sempre più presenti problematiche del mondo reale all’interno dei suoi cinecomics. Spider-man: Far from Home non è da meno.
Avevamo appena lasciato il campo di battaglia dove gli Avengers lottavano contro l’ineluttabile Thanos, alias Thanatos (la morte), ovvero la paura più profonda di qualsiasi essere umano e di ogni supereroe.
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Avevamo visto questi superumani scontrarsi e vincere contro colui che voleva dimezzare la popolazione dell’universo al fine di ritrovare l’equilibrio perduto a causa del sovrappopolamento. Evidente in questo caso il riferimento all’abuso delle risorse disponibile e al loro imminente esaurimento.
Anche in quel caso la nostra squadra preferita di supereroi in Avengers: the end game in un epico scontro finale ha sconfitto il super cattivo Thanos anche se non sono mancate drammatiche perdite ed eventi che segnaranno il mondo creato dalla Marvel.
Ogni azione ha delle conseguenze e così gli eroi del nuovo capitolo MCU dovranno affrontare nuove sfide e nuovi conflitti in un mondo ormai cambiato per sempre. Un assaggio ci viene dato da Spider-man: Far from home che conclude la cosiddetta Fase 3.
Il mondo degli adulti vs l’adolescenza
In questo nuovo film, il famoso Peter Parker è alle prese con un mondo che è cambiato e tante questioni da risolvere. Chi prenderà il posto di Ironman e diverrà la guida degli Avengers, chi proteggerà l’umanità dai pericoli esterni? Sembra infatti che nessuno voglia più farsi carico di questa responsabilità come ci viene suggerito anche dalla scena post credit.
Allo stesso tempo il nostro Peter che, ricordiamolo, è stato assente per ben 5 anni, vorrebbe vivere una vita normale, la vita di un ragazzo della sua età, andare in vacanza con la scuola e baciare la ragazza che gli piace senza dover correre ad affrontare il cattivo di turno.
Anche i Supereroi possono prendersi le ferie, no?
Da dove arriva il nemico?
Ovviamente la questione è più complessa di così e mentre tutti guardiamo con paura al di fuori dei nostri confini geografici pensando che la minaccia arrivi dall’esterno, non ci accorgiamo che forse il nemico si nasconde proprio tra di noi.
Spider-man, infatti, si articola intorno al conflitto personale di Peter del crescere e assumersi delle responsabilità e al tema fondamentale della verità e su come questa sia inafferrabile condizionata dai nostri bisogni e desideri.
“Le persone hanno bisogno di credere e per questo sono pronte a credere a tutto” dice Mysterio.
Mysterio è il prodotto dei nostri giorni, un leader che si autoelegge protettore della patria, un eroe costruito ad immagine e gusto del pubblico, e da questi osannato, padrone (per inganno) di una tecnologia così avanzata, creata dalla fine mente di Tony Stark, da sembrare onnipotente e riuscire anche ad alterare la realtà.
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Mysterio sembra quasi rubare il ruolo di Loki in qualità di Dio dei Tranelli e muove la realtà a suo piacimento. Un pugno ben assestato dall’Uomo Ragno però non basta a mettere ko definitivamente il cattivo. Mysterio è l’antieroe figlio del nostro tempo che come un qualunque imbroglione dei nostri tempi controllando una tecnologia avanzata e diventando così padrone delle comunicazioni, può facilmente manipolare l’informazione e ciò che la gente vede e dunque crede.
Alessandra Notaro