Mulan – l’eroina di bambine libere e indipendenti

Mulan – l’eroina di bambine libere e indipendenti

Mulan, protagonista dell’omonimo cartone animato del 1998, torna con un live action il prossimo marzo 2020.
Vogliamo celebrare la sua importanza per la formazione di tante bambine di allora, con la speranza che possa ispirare tante bambine di oggi a crescere libere, coraggiose e indipendenti.

 L’immaginario di molte bambine e ragazzine nate tra gli anni 90’ e gli anni 2000, è stato segnato profondamente da un’eroina, che le ha incoraggiate a valorizzare la propria identità e la propria forza.
Un’eroina che ha anticipato principesse come Elsa di Frozen, o Vaiana di Oceania.

L’eroina di cui parliamo tornerà presto sugli schermi con un live action, in uscita a marzo 2020 e di cui è stato da poco rilasciato il trailer ufficiale.

Per questo vogliamo celebrare il suo ritorno e valorizzare l’esempio positivo offerto a migliaia di bambine nel mondo.
Lei è Mulan.

Nella Cina dell’epoca il principale scopo di una donna era di onorare la propria famiglia con un buon matrimonio, possibile a patto che le ragazze fossero giudicate come mogli esemplari.
Questa valutazione veniva fatta da una mezzana, incaricata anche di combinare i migliori matrimoni.

La storia di Mulan inizia proprio con una visita ad una mezzana che dovrà giudicarla.
La ragazza fallisce le prova e nonostante desiderasse onorare la propria famiglia, viene giudicata inadeguata ad essere una buona sposa.
Mulan sente di non avere un proprio posto nel mondo.

Intanto, al suo villaggio arriva un decreto imperiale per il quale ogni famiglia dell’impero cinese dovrà fornire un uomo per servire nell’esercito, impegnato a combattere gli invasori Unni.

Nella famiglia Fa c’è un solo uomo, l’anziano padre di Mulan, già invalido di guerra.
La ragazza chiede al padre di rinunciare a partire, ma è in gioco l’onore della famiglia, già messo in pericolo dal comportamento della fanciulla dalla mezzana.

Con un gesto di profondo amore per il proprio genitore e di ribellione alle regole che la società impone alle donne, Mulan si traveste da uomo e parte al posto padre, evitando così che muoia in battaglia.

Andando oltre gli schemi in cui l vita di una donna veniva inglobata, Mulan salva chi ama e allo stesso tempo, salva sé stessa da una vita che non le appartiene.
Si impone di trovare il proprio posto e dimostrare poter fare qualcosa di importante, che vada oltre essere una brava sposa.
La protagonista vuole realizzare sé stessa e la propria identità.

Diventando una guerriera, Mulan dimostra che le donne devono poter essere messe in grado di determinare il proprio destino, di non doversi sottomettere a rigidi schemi, poiché hanno la stessa importanza e lo stesso diritto alla libertà degli uomini.

Mulan è una femminista, combatte con coraggio in un mondo dove gli uomini la fanno da padrone, infischiandosene e contraddicendo la battuta del draghetto famiglio MushuSei una donna adesso, nessuno ti ascolta

Non solo, la guerriera dimostrerà che la forza fisica non è tutto, ma che il coraggio e l’astuzia possono essere altrettanto potenti, riuscendo così a salvare la Cina.

Mulan non è una principessa di sangue, non diventa una nobildonna grazie a un matrimonio, ma conquista il suo ruolo con le sue azioni coraggiose.

In questo modo diventerà un pilastro nella formazione di tante bambine di allora, aiutandole a scoprire la guerriera forte in ognuno di loro.

Per cui speriamo che il nuovo film possa essere d’ispirazione per le bambine di oggi come è stato per le bambine di allora.
Non perdete l’occasione di rivederla.

Valentina Freni

 

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