Calendario delle Donne Resilienti |TROOP ZERO – Nessuno stereotipo sull’amicizia femminile

Calendario delle Donne Resilienti |TROOP ZERO – Nessuno stereotipo sull’amicizia femminile

amicizia femminile

Nel mondo del cinema si è scelto spesso di raccontare le amicizie al femminile descrivendo gruppi di bambine, ragazze o donne incapaci di fare squadra e sostenersi a vicenda, vittime di gelosie e invidie. Troop Zero, invece, ci regala una visone più positiva, più reale di legami che nutrono e rafforzano tutte.

Uno dei pregiudizio più comuni è quello che le ragazze, le bambine e le donne in generale, non sono in grado di fare squadra.
Si pensa spesso che le relazioni d’amicizia femminili siano contaminate da invidie e gelosie, da continua competitività per dimostrare di essere la numero uno del gruppo.

E la cinematografia ha ampiamente attinto a questi stereotipi, creando mostri di superficialità e meschinità.
Uno dei peggiori in questo senso è Mean Girl (2004) dove Lindsay Lohan interpreta un’ adolescente imbranata che pur di farsi accettare nel nuovo liceo decide di unirsi a un gruppo spietate adolescenti popolari.

Se questo stereotipo  non vi appartiene o perché sapete bene quanto possa essere falso e pericoloso e volete dimenticare film che dipingano l’amicizia femminile come una guerra all’ultimo snague (o extension),  il film da vedere è TROOP ZERO (Equipaggio Zero).
Il film è stato presentato in anteprima al Sundance Film Festival e adesso rilasciato dalla piattaforma Amazon Prime.

Le profonde amicizie sono il vero premio

La protagonista è Christmas Flint, una bambina  eccentrica che vive nella Georgia rurale di fine anni 70, il cui sogno è quello poter entrare in contato con degli extraterrestri.
La Nasa annuncia di voler mandare in orbita una capsula con suoni e immagini dalla terra, il famoso Golden Record, e che un gruppo di fortunate bambine americane, partecipando a una competizione delle Birdies (Scout femminili) potrà incidere il proprio messaggio.

Questa è l’occasione che la bambina stava aspettando, decide così di provare a unirsi al gruppo già costituito di Birdies della sua scuola, ma a causa dei suoi modi eccentrici viene rifiutata.

Christmas non si perde d’animo, recluta altre “disadattate” della città e crea il suo gruppo.
C’è Joseph, il suo migliore amico, ossessionato da David Bowie e dalla sua androginia; c’è Hell-No Price, una bambina impavida e coraggiosa; Smash che non parla e distruggere e smonta qualsiasi oggetto gli capiti;  Anne-Claire evangelica, grande fan di Gesù e con un occhio pigro.
Insomma un gruppo che osa essere orgogliosamente e provocatoriamente diverso.

Sotto la supervisione di Miss Reyleen (Viola Davis), che fa da madrina al gruppo, ognuna comincia a scoprire che le proprie “stranezze” possono diventare un punto di forza, se non addirittura un talento con il giusto sostegno e la giusta fiducia.
Alla fine, ovviamente, le profonde amicizie sono il vero premio, ed essere ascoltate nella vita reale, da un gruppo che ti sostiene e crede in te,  è bello quanto avere la tua voce immortalata per degli esseri in una galassia lontana.

Valentina Freni

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