UNORTHODOX – “Se non io, allora chi? Se non ora, allora quando?”
“Unorthodox” è una miniserie presente su Netflix e racconta, ispirandosi ad una storia vera, la vita di Esty, ragazza di 19 anni appartenente alla comunità ultraortodossa ebrea chassidica di New York, che dopo un matrimonio combinato scappa a Berlino per sfuggire alle rigide regole imposte.
Perché vedere questa serie?
- E’ una delle poche serie che ricostruisce uno spaccato di realtà del chassidismo. Infatti sono raccontate alcune tradizioni come ad esempio il tipico matrimonio, il taglio dei capelli alle donne sposate e l’uso delle parrucche (sheitel);
- fa comprendere quanto ancora il ruolo delle donne, se pur in metropoli come la Grande Mela, sia concepito esclusivamente in prospettiva di matrimonio e figli;
- Pone l’accento su quanto il trauma a livello intergenerazionale (Olocausto) ancora sia presente in questa comunità ed è attraverso la ripopolazione della stessa che si cerca di ovviare a così tante perdite. Commovente come Esty, al contrario, attraverso il bagno nel lago di Berlino, di fronte alla villa dove i nazisti decisero di mandare gli ebrei nel campo di concentramento, ripari a livello individuale queste vicende così traumatiche. Il bagno assume quasi il senso di un battesimo;
- molti dialoghi sono in yiddish, novità assoluta anche ad un livello sonoro;
- Esty è un personaggio in costante evoluzione rispetto alle tradizioni, quelle tradizioni che è costretta a tradire per trovare una sua dimensione come persona;
- una piccola dose di adrenalina data dall’inseguimento da parte del marito e Moishe Lefkovitch che la seguono fino a Berlino per farla ritornare nella comunità.
Santo Scillipoti