Donne, razza e classe

Donne, razza e classe

Nel 1981 viene pubblicato “Donne, razza e classe” di Angela Davis.
La scrittrice e attivista afroamericana attraverso un accurato resoconto storico, descrive come il sessismo abbia avuto sempre una componente razzista e classista.

Per lettori e lettrici natə e cresciutə in Italia può risultare immediato il collegamento, soprattutto nei primi capitoli strettamente legati alla storia americana.
Ma arrivando agli ultimi tre capitoli, il libro di Davis spazza via ogni dubbio e si radica nell’esperienza quotidiana di molte.

Il movimento femminista americano del 900, pur aspirando a distruggere il patriarcato in quanto sistema oppressivo, si è posto quasi sempre nella prospettiva di donne bianche, etero, di classe medio-alta, escludendo altri ulteriori punti di vista. Alcuni dei diritti ottenuti sono rimasti privilegi nelle mani di poche.

Coloro che per anni è state sottoposte a sopraffazioni, violenza e sfruttamento per via del colore della propria pelle o per il proprio status socio-economico hanno continuato a restarne fuori.

Davis parla del diritto all’aborto ma anche come le donne nere americane per anni non hanno avuto accesso a tale diritto, mentre erano costrette a sterilizzazioni forzate.
Si parla della costrizione all’attività di casalinga per le donne bianche di classe media dell’epoca, ma anche come le donne nere e le donne della working class raramente potevano scegliere di farlo.
Per questo motivo Davis sottolinea l’importanza di un movimento che sia inclusivo e che combatta contro ogni discriminazione e che promuova la possibilità di autodeterminarsi di ogni donna.

Angela Davis (1946) è una scrittrice, filosofa e attivista, fin da giovanissima impegnata in prima persona per i diritti civili. È stata membro del Black Panther Party e del Partito Comunista Americano fino al 1991. Proprio a causa dei suoi legami politici fu allontanata dall’insegnamento universitario dall’allora Governatore della California Ronald Reagan. Reintegrata, successivamente ha insegnato Storia della Coscienza all’Università della California, dove dirige anche il Women Institute.

Valentina Freni

 

Rispondi