LyricsHelp | Scopriamo il significato di Running up that Hill di Kate Bush
Torna LyricsHelp, le lyrics che ci aiutano ad esplorare le nostre emozioni o trattano tematiche in modi diversi donandoci nuove prospettive e nuove riflessioni. Questa volta entriamo nel sottosopra di Stranger Things 4.
Oggi siamo andate negli anni ’80 con una canzone che ha scalato le classifiche in questo periodo, scalzando dal podio anche Harry Styles…
Stiamo parlando di “Running Up that Hill” del 1985 che è tornata in auge grazie a Stanger Things. Il potere delle serie. Questa canzone in particolare è legata ad un personaggio, Max, e insieme ascolteremo le parole di Kate Bush e cercheremo di capire come queste si legano alla storia del suo personaggio.
Canzone composta, scritta e arrangiata dalla cantante con il suo sintetizzatore Firelight. Ascoltando le parole è interessante notare come si parli di relazione e dell’ambivalenza che si vive in relazione. Si parla di incomunicabilità tra i due generi, uomo e donna.
Il punto focale è la voglia di superare questa incomprensione mettendosi anche nei panni dell’altra persona, “facendo un patto con Dio” (a deal with God).
Questo odio/amore, l’ odi et amo catulliano, si sposa bene con il personaggio di Max che nella stagione precedente ha perso il fratello, Billie, e che deve fare i conti con il rapporto conflittuale che avevano quando lui era ancora in vita.
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Questa quarta stagione di Stanger Things parte 1, in generale, affronta il tema dell’incomunicabilità, non solo tra i due fratelli tragicamente separati, ma anche quella tra Max e il fidanzato Lucas.
Il testo di Kate Bush vuole ricordarci che a volte le persone che amiamo di più sono quelle a cui facciamo del male e in questa canzone c’è un messaggio positivo: mettersi nei panni dell’altro può aiutare a capire l’esperienza altrui.
Una terza incomunicabilità è quella tra uomo e donna, in quanto generi di nascita diversi e per questo separati.. Fin dalla nascita, essere maschio o femmina ci incanala in un’etichetta che determina le azioni e le reazioni di chi ci circonda e i simboli che ci circondano. Questa dicotomia non è insita nell’essere umano, ma indotta…
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