“Più che di’ la verità da solo, preferisco sbajamme in compagnia”, Trilussa
Oggi vi propongo una Poesia piena di saggezza. Probabilmente non percepibile immediatamente.
Oggi vi propongo una Poesia piena di saggezza. Probabilmente non percepibile immediatamente.
Quel luogo senza tempo chiamato Amore, dove abitano gli invisibili…
Una bambina o un bambino con sparuti peli sulle braccia si drizzavano tutti quando su Canale 5 passava il trailer di It.
Tutto dipende dalla prospettiva da cui si guarda. Ecco quindi che l’oggettività diventa una merce rarissima e preziosa.
Quando ero piccola e conoscevo veramente poco dell’arte di intrappolare un momento della vita sulla pellicola, incappai per sbaglio in una foto di Robert Doisneau e ne rimasi incantata, per non dire ossessionata.
Si narra che questa poesia nasca come dedicata a Pablo Picasso e all’amicizia che lo legava a Prevert. Già da questo nesso possiamo intuire che tipo di poesia andremo ad incontrare.
Sono profondamente convinta della connessione fra tutti noi. Ho visto riverberare continuamente esseri apparentemente lontani fra loro ed ho certezza del ripercuotersi di scelte ed eventi, come un domino.
Cosa sono i racconti di strada? Sono brevi attimi di vita metropolitana carpiti con uno sguardo lanciato un po’ più in là della schermata dell’Iphone; storie vere inventate a partire da un sorriso o una risata; visioni improvvise che illuminano le mie giornate piene di autobus, metro e lunghe camminate a piedi.
Il corpo è la rappresentazione visibile di ciò che abbiamo all’interno. Come una specie di schermo proietta le luci e le ombre che lo abitano.
Un venerdì sera di settembre. Il week end è appena iniziato, ma non trascorrerò questa serata in un locale o al cinema, sarò in una libreria.
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