Le 5 richieste post mortem di Pablo Neruda
Quel luogo senza tempo chiamato Amore, dove abitano gli invisibili…
Quel luogo senza tempo chiamato Amore, dove abitano gli invisibili…
Tutto dipende dalla prospettiva da cui si guarda. Ecco quindi che l’oggettività diventa una merce rarissima e preziosa.
Si narra che questa poesia nasca come dedicata a Pablo Picasso e all’amicizia che lo legava a Prevert. Già da questo nesso possiamo intuire che tipo di poesia andremo ad incontrare.
Sono profondamente convinta della connessione fra tutti noi. Ho visto riverberare continuamente esseri apparentemente lontani fra loro ed ho certezza del ripercuotersi di scelte ed eventi, come un domino.
Il corpo è la rappresentazione visibile di ciò che abbiamo all’interno. Come una specie di schermo proietta le luci e le ombre che lo abitano.
La Musica e la Poesia sono sorelle. Anche in questo caso, Vivaldi compone le Quattro Stagioni traendo spunto da versi, probabilmente scritti da lui stesso.
Le parole racchiudono mondi, universi. Per questo a volte la comunicazione fra due esseri può essere difficile, soprattutto inizialmente, quando l’unica cosa che sappiamo è l’alterità. L’altro ha un vissuto, una ‘tradizione’ di linguaggio diversa dalla nostra, per lo più formatasi dalla storia che ha attraversato.
Ormai sapete come la penso: siamo esseri multiformi ed illimitati. Il punto fondamentale è concederlo a noi stessi o meno. Ecco un altro meraviglioso esempio di Artista Caledoscopio, Jacques Prevert.
La scrittrice di cui vi parlo questa volta è la nicaraguense Gioconda Belli. Donna combattiva, oltre ad aver partecipato alla lotta di liberazione dal regime dittatoriale che affliggeva il suo Paese negli anni sessanta, ha da sempre a cuore l’emancipazione delle donne.
Qualche sera fa una cara amica mi ha fatto il regalo di questa poesia di Trilussa. Un regalo che sarebbe stato bello sempre ma, in queste giornate di dolore per tutti noi italiani, lo è ancora di più. Per tanti motivi.
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