“Questo poeta mente…”: L’altrove di Anna Andreevna Achmatova

“Questo poeta mente…”: L’altrove di Anna Andreevna Achmatova

Quando qualcuno che abbiamo amato va altrove, quale che sia questo ‘altrove’, la prima cosa che avvertiamo in noi è la lacerazione. Come se il cuore inghiottisse persino se stesso e le energie svaniscono ed è quel vuoto in noi, lasciato da chi lo occupava, ci fiacca.

‘Sei così stanco’ dice l’Achmatova teneramente rivolgendosi al suo cuore. Anche la parte razionale si sente svuotata e così impotente da chiedere ‘Perché…? Io non capisco…’, nella brama di avere spiegazioni a ciò che spesso spiegazione non ha.

Magnifica, immensa, statuaria la terza quartina, dove la forza della vita prevale e addirittura abbraccia il cuore per sostenerlo e spronarlo a trovare nutrimento dal nuovo giorno. La Poesia è un’Emozione, un sentire, un profumo. Se vivisezionata, è lesa in se stessa. Anche stavolta: fatene esperienza.

La porta accostata,

il lieve ondeggio degli alberi di tiglio…

Sul tavolo, chissà dimenticati,

un frustino e un guanto.

L’alone giallo della lampada…

Sento un fruscio.

Perché sei andato via?

Io non capisco…

Domani sarà un mattino

di serenità.

La vita è splendida,

sii saggio, cuore.

Sei così stanco,

rallenta, batti piano…

Pensa, ho letto

che l’anima è immortale.

(1911)

Laura De Santis

In copertina: Ritratto di  Kuzma-Petrov-Vodkin

 

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