Le Horla di Guy de Maupassant

Le Horla di Guy de Maupassant

Halloween: la notte ideale per affrontare a testa alta i nostri “mostri interiori”

La festività di Halloween è ormai alle porte e tra pochi giorni le nostre città saranno invase, per la gioia o il terrore di bambini e adulti, da orde barbariche di diavoletti, streghe, spiriti e mostriciattoli di varia natura. Per una notte intera il mondo del sovrannaturale si impossesserà della realtà quotidiana facendo piombare la gente in un’atmosfera surreale fatta di ombre, suggestioni e presenze misteriose che si insinuano nella mente suscitando sensazioni di paura, ansia ed angoscia (almeno per chi crede in questi mondi ultraterreni).

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La percezione di alcune “presenze”, talvolta, non è relegata solo a ricorrenze particolari. Più spesso di quanto non si creda le persone avvertono “dentro e fuori” di sè una serie di sensazioni che, nell’impossibilità di una spiegazione concreta, vengono interpretate come veri e propri esseri persecutori, “mostri interiori” che affliggono e causano una sofferenza psichica non indifferente.

Senza addentrarci troppo nel campo delle psicosi tout court, restiamo in ambito letterario proponendo un classico della letteratura psico-intimista del maestro francese Guy de Maupassant. horla2 Il bellissimo e impressionante racconto Le Horla affronta questa tematica intrapsichica narrandoci la vicenda persecutoria ed ossessiva di un giovane inspiegabilmente preda di questi stati d’animo. Gli interrogativi circa la natura e la causa delle strane esperienze che, suo malgrado, è costretto a vivere principalmente di notte, lo inducono a gettare uno sguardo interiore carico di timori ed insicurezze, vere e proprie trappole dell’anima.

Aldilà del valore indicativo del sintomo psicotico, è ipotizzabile interpretare i timori derivanti da questa tipologia di percezioni come indizi di uno stato di panico per la scoperta di un altro Sè.

Un “doppio” interiore sconosciuto e opprimente che, riflesso in uno specchio mentale, ci mostra senza filtro le nostre paure, le nostre difficoltà, i nostri limiti, i nostri disagi o qualsivoglia sensazione angosciante che ottenebra i pensieri, senza possibilità di smarcarsi.

Solo la piena consapevolezza di tali limiti può aiutarci ad affrontarli in maniera adeguata e a convertire questi “mostri” interiori in raggi di luce in grado di illuminare quella personale notte di Halloween che, altro non è, che la nostra realtà quotidiana.

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Le Horla di Maupassant non è solo l’essere invadente e subdolo che ammorba la mente e offusca i pensieri. È la nostra Nemesi psichica, l’ombra che avvertiamo dietro i nostri passi, è l’arcano con il quale siamo costretti a fare i conti. Lo ritroviamo dappertutto: in noi stessi e nelle relazioni interpersonali. È pervasivo, ci condiziona ed impaurisce.

Ma, rassicuriamoci, è “Altro”! Noi non siamo lui; noi siamo solo il suo riflesso negativo e l’unica arma appropriata per vincerlo resta la volontà di frantumare lo specchio dentro il quale si riflettono paure, ansie ed angosce. Solo allora saremo in grado di riconoscere nitidamente il nostro “Io” più autentico e a valorizzarlo.

Angelo Urbano

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