#WIKI4WOMEN. Le storie che fanno crescere Piccole Grandi Donne

#WIKI4WOMEN. Le storie che fanno crescere Piccole Grandi Donne

Solo il 17 % delle biografie su Wikipedia sono appartenenti a donne. Costruiamo un ponte per colmare questo divario nello spazio digitale! WIki4Women

Con questo obiettivo è nata l’iniziativa a cui tutti (non solo donne) sono chiamati a partecipare, #WIKI4WOMEN promossa dall’Unesco in collaborazione con Wikipedia Foundation.

Per il Giorno Internazionale delle Donne,  quale occasione per trascorrere nel  modo migliore questa giornata se non dando un piccolo contributo per diminuire le differenze di genere?

Quante storie di donne importanti ancora non sono state scritte o tradotte nella propria lingua nella più utilizzata enciclopedia online?

Forse potrà sembrare un grande sforzo per un piccolo contributo verso l’umanità: a cosa potrà mai servire una biografia su Wikipedia, uno dei siti più consultati al mondo?

Pensate a quanto sia utilizzato Wikipedia da tutti noi e quanto le storie presenti possono essere un modello da seguire, un esempio con cui identificarsi. Questo per esempio è uno dei grandi valori aggiunti del libro che ha avuto tanto successo, “Storie della buonanotte per bambine ribelle” che ci racconta storie di modelli ed esempi femminili da seguire e con cui confrontarsi. Le storie possono insegnarci molto, possono mostrarci soluzioni e ad avere un effetto terapeutico. Le storie possono  aiutarci a superare le difficoltà e un momento buio come lo è stato per Emily Temple-Wood.

La storia di Emily laureata in biologia molecolare e in studi arabo-islamici, ci racconta di una scelta coraggiosa. Questa ragazza ha scelto di rispondere ai numerosi insulti, avances e minacce che riceveva online rispondendo ai cosiddetti Troll da tastiera un nuovo profilo dedicato ad una donna su Wikipedia. La ragazza da anni era diventata vittima di abusi in quanto era una delle poche iscritte donne su Wikipedia.

Dapprima Emily reagisce, come è normale che sia, cercando il conforto degli amici e chiudendosi in camera sua a piangere. Eppure la natura ribelle di Emily ha il sopravvento. Da piccola infatti usava non alzarsi in piedi per recitare il giuramento di fronte la bandiera perché la considerava una cosa bizzarra da fare.

A 12 anni crea il suo pseudonimo su Wikipedia, Keilana, e inizia a curare sempre di più le pagine e le informazioni in essa contenute fin quando non inizia a farsi notare e la notorietà -anche nell’etere- porta Emily all’attenzione dei Troll.

Reagire agli insulti, nota, non porta a niente. E anche per una ragazza “ribelle” reggere il  peso dell’odio è un’ardua impresa. Su Twitter, Reddit, YouTube, Wikipedia e altre piattaforme aperte, le vittime di molestie sono costrette a fare una scelta difficile- restare in silenzio e preservare la loro salute mentale, o cercare di ignorare l’abuso e continuare ad esprimersi apertamente on-line. Come le ferite diventano più profonde, così l’ ultima scelta diventa sempre più difficile da mantenere.

A Novembre 2012 dopo cinque anni di insulti ha deciso di reagire e di mettere in atto la sua azione di vendetta, “dovevo fare qualcosa con quella rabbia e investire la mia energia in qualcosa di produttivo”.

Emily ha deciso così di combattere la sua battaglia portandola ad un livello più alto, ponendosi un obiettivo più grande e investendo le sue energie non tanto a rispondere agli insulti uno ad uno, ma reagendo in modo produttivo.

Nota che il 90% degli utenti è uomo e che dunque la stragrande maggioranza delle biografie sono maschili. Per questo per rispondere ai suoi molestatori decide di dar vita al progetto WikiProject Women Scientists, per migliorare la qualità e la copertura delle biografie di importanti personaggi femminili in questo settore. “Sfortunatamente, il risultato della polarizzazione sistemica di Wikipedia è che le donne nella scienza sono tristemente sottorappresentate. Cambiamo questo!” scrive in una nota nella parte superiore della pagina del progetto. La comunità ora include ben 90 redattori.

Scrivere di donne importanti l’ha aiutata a superare le difficoltà e ha imparato come grandi donne della storia sono riuscite a superare le proprie sfide. “Leggere e scrivere di  donne che hanno dovuto affrontare così tante porcherie mi aiuta ad affrontare la porcheria”, afferma.

Quello di Emily è un prezioso esempio di come è possibile affrontare l’odio e il divario di genere (e non solo) in modo costruttivo.

Lasciamoci ispirare da grandi donne e dalle azioni costruttive di queste “piccole grandi donne che crescono”. Che non sia un aumentare le differenze contrapponendo un “noi” o a un “loro”, ma un costruire ponti di qualità; la trasmissione delle qualità cosiddette femminili è un valore aggiunto e un beneficio per tutta la società. Anche le grandi donne infatti possono essere da modello per uomini e piccoli ometti e fonte di ispirazione nel trovare soluzioni e strategie per affrontare momenti difficili o l’emarginazione senza per questo dover essere etichettati in modo spregevole come “femminucce”.

  • Leggi altre storie di grandi donne e grandi uomini

Emily Temple-Wood non è l’unica persona che conduce uno sforzo sulla diversità su Wikipedia: raduni pubblici per promuovere le donne fonte di ispirazione, artisti afro-americani e contenuti LGBT-correlati sono alcune dei tanti progetti. A partire dalla metà del 2013 — circa sei mesi dopo che Temple-Wood diede il via alla WikiProject — gli articoli sulle donne scienziato cominciarono a crescere molto più velocemente del resto di Wikipedia.

Un piccolo passo per una donna, un grande passo per la società!

L’iniziativa #WIKI4WOMEN vuole dare ancora maggior spazio a questo nuovo movimento ed è l’occasione per estendere questa iniziativa ad altri paesi. Tutti sono chiamati a dedicare qualche minuto del loro tempo creando, traducendo o arricchendo i profili delle donne che si sono distinte o impegnate nei settori dell’educazione, delle arti, delle scienze, della cultura, delle scienze umane e sociali, della comunicazione e dell’informatica.

Dovunque voi siate nel mondo per aderire a questa iniziativa bastano due semplici passaggi:

  • creare un account su Wikipedia
  • iniziare a lavorare sui profili femminili

Ed infine:

  • registratevi qui per avere il certificato di partecipazione
  • fateci sapere qui sotto nei commenti i profili su cui avete lavorato e noi saremo liete di condividerli sui nostri canali Facebook e Instagram

L’8 Marzo è solo l’inizio di un’azione che speriamo continui tutto l’anno.

 

Alessandra Notaro

Copertina: Laurent Hrybyk

 

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