Una foto per Mr S: Legittima difesa e Flower Power

Una foto per Mr S: Legittima difesa e Flower Power

L’Ignoranza si combatte con la conoscenza: una foto per ricordare la storia e imparare a costruire un futuro migliore. Oggi parliamo di Flower Power, una fotografia storica scattata dal fotografo americano Bernie Boston per il quotidiano Washington Star, durante una marcia di protesta davanti al Pentagono contro la Guerra del Vietnam. Per questo scatto il fotografo è stato candidato al Premio Pulitzer del 1967.

In questi giorni si è tornati a parlare di legittima difesa, o meglio Mr S ha fatto sapere che la proposta  della Lega è in sintonia,  “con il sacrosanto diritto, come in tantissimi Paesi sviluppati dell’Occidente, all’esercizio della legittima difesa all’interno della propria abitazione”, azzerando il “cosiddetto reato di eccesso di legittima difesa e la proporzionalità tra l’offesa e la difesa”.

Affermazione pericolosa da tutti i punti di vista, se si pensa che la legittima difesa, come la intende Mr S, passa per le armi e che un paese, in questo senso, sviluppatissimo come gli USA subisce una strage al giorno.

Proprio per questo, ho pensato di parlarvi di una foto che è diventata simbolo della non violenza come Flower Power.

 

Sicuramente, direte voi, le dinamiche di quel che dice Mr S e del periodo in cui la foto è stata scattata sono completamente diverse. Lungi da me l’idea di contraddirvi, ma vorrei spingervi a focalizzarvi sulla violenza che contraddistingue i due momenti storici a cui sto facendo riferimento. Direi che, seppur passati 51 anni, l’atmosfera di prepotenza e brutalità non è cambiata.


Ma torniamo alla nostra fotografia.

Sii il fiore dentro il fucile.

Lo scatto mostra un giovane manifestante mettere un garofano nella canna del fucile di un soldato della Guardia Nazionale, schierata a difesa del Pentagono.

La fine degli anni ’60 è stata caratterizzato da varie proteste contro la guerra in Vietnam. Proprio durante una di queste, il 21 ottobre 1967, Bernie si sedette con la sua macchina fotografica sul muro all’ingresso del  Pentagono. Mentre la protesta si avvicinava all’edificio, Bernie osservò un tenente della Guardia Nazionale marciare con un gruppo di uomini armati attraverso il mare dei partecipanti alla manifestazione. La squadra formò un semicerchio e le loro pistole furono puntate contro i manifestanti.

In un’intervista del 2006, Bernie ricorda di aver pensato che le cose si stavano davvero mettendo male quando, all’improvviso, “questo giovanotto è apparso con i fiori e ha camminato dritto verso il tenente. . . [per] metterli dentro le canne del fucile “.

“Io ero sul muro e da lì si vedeva tutto. Ho subito iniziato a scattare”.

Pur consapevole di avere scattato una buona foto, Boston si è dovuto scontrare con gli editori del Washington Star che non la pensavano allo stesso modo e che le diedero una copertura minima.

“L’editore non ha riconosciuto l’importanza della foto” ha detto in seguito il fotografo. “Ma io non gli ho dato peso … Ho inviato a mandare la foto a vari concorsi fotografici: ha iniziato a vincere tutto e ad essere conosciuta.”

Nel corso degli anni sono state fatte molte ricerche  per dare un’identità al ragazzo della fotografia. Secondo un articolo del Washington Post del 2007, il suo nome è George Edgerly Harris III Jr., un attore giovanissimo che divenne in seguito uno dei leader dei movimenti psichedelici gay, abbracciando la resistenza passiva e la droga come percorsi di liberazione spirituale, fino alla morte avvenuta nel 1982 a soli 33 anni.

Il termine “Flower Power” fu coniato dallo scrittore della Beat Generation, Allen Ginsberg. Nel suo saggio del 1965 intitolato “How to make a March/Spectacle”, infatti, Allen predicava l’uso di “masses of flowers” (masse di fiori) contro la polizia, la politica, la stampa, per combattere civilmente la violenza con la pace.

Per concludere vi rivelo che quello stesso giorno e durante la stessa manifestazione Marc Riboud – un fotografo di gran lunga più famoso di Bernie Boston – scattò a una giovane manifestante, Jan Rose Kasmir, una fotografia dai contenuti molto simili a questa.

Caro Mr S, queste foto sono per te.

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L.T.

 



 

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