Cos’è l’Analfabetismo Funzionale e come combatterlo

Cos’è l’Analfabetismo Funzionale e come combatterlo

L’analfabetismo funzionale è una piaga sociale molto preoccupante e che ha conseguenze sul piano socioeconomico non indifferenti.
Combatterlo è possibile, con poche e semplici regole.

Periodicamente, i risultati di ricerche nel campo delle scienze sociali mettono in luce la presenza di una quota significativa di Analfabeti Funzionali nella popolazione italiana.
Per Analfabetismo Funzionale si intende la riduzione dalla capacità o incapacità da parte di una persona di utilizzare le abilità di calcolo, lettura e scrittura, pur avendo ricevuto un’istruzione di base.


Questo significa che una buona percentuale della popolazione italiana, pur sapendo leggere, non riesce a comprendere un testo, formulare un’ipotesi o esporre una tesi in modo articolato e coerente.
Ma significa anche che diverse persone hanno scarse abilità nel fare calcoli matematici (per esempio calcolare la percentuale di sconto su un oggetto) o hanno scarsa consapevolezza dei fenomeni scientifici, storici, politici ed economici.


L’Analfabetismo Funzionale, oltre ad avere ripercussioni nella vita quotidiana, produce gravi effetti sociali ed economici.

Infatti chi non è in grado di comprendere e valutare le informazioni a disposizione, tende più facilmente a credere e a condividere notizie false o bufale, diffondendo disinformazione.


Inoltre, disinformazione e difficoltà di comprensione producono errori sui posti di lavori che causano danni economici ingenti.


Cosa si può fare per combattere L’Analfabetismo Funzionale?


Per quanto riguarda il mondo degli adulti è necessario stimolare quelle competenze superiori che in teoria dovrebbero essere già state apprese. 
Come una fisioterapia che risegna movimenti già appresi, quello da fare è un training delle capacità di comprendere, analizzare e ragionare.

1. Riabituarsi a leggere con frequenza.

L’Istat rileva che 6 italiani su 10 non leggono nemmeno un libro all’anno e, tra questi pochissimi lettori, molti non fanno letture di qualità.
Per riprendere a leggere con regolarità esistono dei semplici trucchi.
Innanzitutto stilare una lista di libri che si vorrebbe leggere.
Posizionare i libri in diversi punti dell’abitazione, in modo da avere più punti di lettura.
Portare i libri con sé, in modo che negli spostamenti, nei momenti di noi, invece dello smartphone si possa  aprire un libro.
Impegnarsi a leggere 15 minuti al giorno (circa 20 pagine) in modo che non si abbia la scusa che la lettura interferisca con il lavoro, lo studio e le attività quotidiane.
Lo stesso discorso vale per i quotidiani e gli audiolibri.

2. Guardare documentari

I documentari sono in grado di veicolare le informazioni in modo molto diretto e se è vero che circa l’80% della popolazione utilizza come unico canale di informazione la tv, guardare documentari può essere un buon compromesso.
Sulla piattaforma Netflix, ci sono molti documentari interessanti, ma se non si possiede un abbonamento, la Rai tramite Rai 5, Rai Storia o la versione online di Rai Play ne offre molti interessanti a costo zero.

3. Chiedersi cosa si è compreso

Dopo aver letto, guardato o partecipato a qualcosa, è un buon esercizio quello di concedersi qualche minuto di riflessione per ripercorrere l’esperienza e valutare cosa si è appreso e cosa si è capito. 
Non è necessario uno sforzo eccessivo, ma una breve ricapitolazione.
Spesso si resta sorpresi dalla quantità di idee e informazioni che ne vengono fuori, convinti di aver acquisito molto meno.

4. Condividere cosa si è letto (appreso, ecc.)

Dover spiegare cosa si è letto o le informazioni che si sono apprese ad altri, è un buon modo per allenare le capacità di analisi e ragionamento.
Infatti in questo modo si dovranno ricordare e poi riassumere tutte le informazioni, selezionando quelle più importanti e organizzarle in un discorso chiaro e coerente.
Inoltre in questo modo è possibile che l’altro ponga delle domande, stimolando la riflessione e il confronto.
Possibilmente non una condivisione tramite social network ma di persona e possibilmente con persone formate sull’argomento prescelto.

5. Riprendere Enigmistiche e altri passatempi.

Cruciverba, giochi logici o matematici (come il Sudoku) che si trovano su riviste comuni o veri e propri periodici dedicati, sono una palestra per la capacità di analisi e ragionamento.
I cruciverba, per esempio, richiedono di individuare la parola esatta da inserire nella casella, così facendo stimolano le conoscenze già possedute e le capacità di creare nessi logici, nonché acquisire nuove conoscenze.

La prossima settimana vi daremo anche ottimi consigli per non crescere bambini analfabeti funzionali!

                                                                                                               Valentina Freni

 

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